27 marzo: domande seminario etica professionale
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27 marzo: domande seminario etica professionale
Ragazzi queste sono le domande che sono emerse. Se qualcuno vuole aggiungerle può farsi avanti entro e non oltre le 16:00 di venerdì 28 c.m. , che è l'ultimatum datoci da Francesca.
• Perché l’ipocrisia è un male in sè per sé?
• Cosa distingue il rito dal puro piacere?Poichè l’uomo che non può esserne consapevole, come si fa a non vivere in una continua illusione?
• Perché l’agire rituale non scade in una mera ripetizione di ciò che si sta facendo, trascurando così il fine ultimo per cui tale rito ha luogo?
• Cosa significa nel lavoro di ogni giorno pensare non “al fine proprio e limitato di quella determinata azione …” , ma al “bene in senso assoluto”?
• In che senso l’ateo può interpellare l’assoluto? (pag. 8 )
• Che cosa si intende per “amore responsabile”? Perché assume “dignità morale”?
• Secondo lei quanto è importante scegliere l’azienda per la quale si lavora, nell’ottica della santificazione della propria attività?
• Quali contesti storici e fenomeni culturali hanno portato al prevalere odierno del moralismo sulla morale?
• “Certezza della pena” è uno slogan molto utilizzato di recente, secondo lei ispirato da moralismo o cos’altro?
• Le linee guida di principi morali, oltre che da un credo religioso, da cosa possono essere tratti?
• Come tali principi potrebbero ispirare leggi efficaci di un paese multi-etnico-religioso-culturale?
• Mi ispiro al suo testo per chiederle risposta alla domanda: “che caratteristiche ha un uomo giusto”?
Come distinguere il bene e il male? Ed in particolare come riconoscere il bene assoluto?
• Come si applicano i concetti esposti alla vita lavorativa e in generale a quella di tutti i giorni?
• Da cosa derivano le regole? A cosa bisogna ispirarsi nel crearle?
• Quali sono i comportamenti concreti che consentono di non scadere nel moralismo ma di arrivare ad un agire rituale?
• Quanto la religione e la chiesa hanno influito sul significato odierno di morale?
• Cronologicamente è nata prima la religione o l’etica?
Ciauzzz
• Perché l’ipocrisia è un male in sè per sé?
• Cosa distingue il rito dal puro piacere?Poichè l’uomo che non può esserne consapevole, come si fa a non vivere in una continua illusione?
• Perché l’agire rituale non scade in una mera ripetizione di ciò che si sta facendo, trascurando così il fine ultimo per cui tale rito ha luogo?
• Cosa significa nel lavoro di ogni giorno pensare non “al fine proprio e limitato di quella determinata azione …” , ma al “bene in senso assoluto”?
• In che senso l’ateo può interpellare l’assoluto? (pag. 8 )
• Che cosa si intende per “amore responsabile”? Perché assume “dignità morale”?
• Secondo lei quanto è importante scegliere l’azienda per la quale si lavora, nell’ottica della santificazione della propria attività?
• Quali contesti storici e fenomeni culturali hanno portato al prevalere odierno del moralismo sulla morale?
• “Certezza della pena” è uno slogan molto utilizzato di recente, secondo lei ispirato da moralismo o cos’altro?
• Le linee guida di principi morali, oltre che da un credo religioso, da cosa possono essere tratti?
• Come tali principi potrebbero ispirare leggi efficaci di un paese multi-etnico-religioso-culturale?
• Mi ispiro al suo testo per chiederle risposta alla domanda: “che caratteristiche ha un uomo giusto”?
Come distinguere il bene e il male? Ed in particolare come riconoscere il bene assoluto?
• Come si applicano i concetti esposti alla vita lavorativa e in generale a quella di tutti i giorni?
• Da cosa derivano le regole? A cosa bisogna ispirarsi nel crearle?
• Quali sono i comportamenti concreti che consentono di non scadere nel moralismo ma di arrivare ad un agire rituale?
• Quanto la religione e la chiesa hanno influito sul significato odierno di morale?
• Cronologicamente è nata prima la religione o l’etica?
Ciauzzz
pierluigi.i- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 26.02.08
Re: 27 marzo: domande seminario etica professionale
io aggiungerei:
"può in qualche modo l'intentio recta portare automaticamente all'intentio obliqua?
Se la risposta è negativa, quali passi partendo dall'i.r. bisogna tentare di compiere?"
"può in qualche modo l'intentio recta portare automaticamente all'intentio obliqua?
Se la risposta è negativa, quali passi partendo dall'i.r. bisogna tentare di compiere?"
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